È un progetto ambizioso. E incazzato, perché lo sono. Ho detto: voglio fare quello che mi va. E se a qualcuno non piace, non me ne frega niente. Autore di Musica dal Morto (un album fatto di brani associati ad artisti italiani scomparsi) al quale hanno collaborato Fulminacci, Cmqmartina, Margherita Vicario, Psicologi, Frenetik, Orang3, Mr. Monkey e Machweo VIPRA è il fondatore di Sorrowland ha scritto canzoni per Fedez, Annalisa, Mengoni (e altri) ed è la “cosa” pop punk più figa di casa Asian Fake. Ma è soprattutto un artista necessario in questa fase della musica (italiana) sempre più omologata e massificata.
COMA_COSE
VIPRA
MEMENTO
+
tba
GENOVA
Domenica 2
Luglio 2023
≈
Arena del Mare
PORTO ANTICO
DI GENOVA
≈
Apertura porte 18.30
BIGLIETTI
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EVENTO
Giovanni Cerrati in arte Vipra scrive canzoni da quando ha memoria e infatti a oggi risulta disoccupato. Membro fondatore del collettivo Sxrrxwland, Vipra ha realizzato gli EP “Buone maniere per giovani predatori” e “OSSO”, considerati classici della scena underground, quindi non remunerativi.
Ha lavorato come autore per artisti di livello nazionale e pubblicato un album solista nel 2021 per Asian Fake e Sony Music, “Simpatico, solare, in cerca di amicizie”. Tutto il suo percorso l’ha naturalmente portato a odiare il mercato musicale e i suoi addetti ai lavori, e per estensione la struttura capitalista e il genere umano, stupidamente in marcia verso l’auto-annientamento.
Il suo ultimo lavoro “Musica dal Morto”, prodotto in studio e suonato dal vivo con Giacomo Greco, Flavio Paglialunga e Francesco Bove, è frutto di questo disgusto, realizzato in totale libertà secondo i suoi canoni artistici e per questo di sicuro insuccesso nel panorama italiano. Questo auto sabotaggio è parte del suo attivo impegno per liberarsi degli ultimi contratti e non dover mai più fare musica in vita sua.
Da Rockol…Tutt’ora, inoltre, lavora come autore per Sony Music Publishing. Ha collaborato alla scrittura di molti dischi usciti negli ultimi anni tra cui Fedez (“TVTB”, “Kim & Kanye”, “Amnesia”, “Fuckthenoia”, “Buongiornissimo”, “Un posto bellissimo”), Annalisa (“Principessa”), Mameli (“Non ci sei più”, “Qualcosa di grande”), Marco Mengoni (“Parlami sopra”), non proprio artisti con un pedigree rock: “Ma una canzone scritta per altri artisti non è mai solamente una mia canzone: è una canzone mia, scritta però insieme a qualcun altro. Si tratta di scendere a compromessi e assecondare le esigenze dei tuoi committenti”, mette le mani avanti lui.
“Musica dal morto” è dichiaratamente la sua valvola di sfogo: “È un progetto ambizioso. E incazzato, perché lo sono. Ho detto: ‘Voglio fare quello che mi va. E se a qualcuno non piace, non me ne frega niente’”
… Ogni pezzo di “Musica dal morto” è associato a un artista italiano scomparso: “Prendo come modello i grandi del passato per prendere in giro i fenomeni di oggi. Oggi l’artista medio è a cazzo di fuori”.
Ogni riferimento (non) è puramente casuale: “Ma non è una cosa circoscritta solo al mondo rap. A questa intenzione di esacerbare qualsiasi cosa si faccia, da parte degli artisti, non mi sembra corrisponda maggiore autorevolezza nella musica.
Prima la musica era anche identitaria, rappresentava qualcosa attorno alla quale ci si stringeva per identificarsi in qualcosa. Oggi è massificata: il suo scopo è sempre di più quello di rassicurare. Io non voglio farlo”.
“Quando ho fatto questo disco i miei discografici hanno storto il naso: ‘Ci aspettavamo una cosa un po’ più commerciale, vendibile’”, dice Vipra, lasciandosi sfuggire una risatina isterica.